Star Bene

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Articolo "Star Bene" - 9 gennaio 2025

Chi di noi non desidera Star Bene, vero?

Eppure a un certo punto della mia vita mi son reso conto che le azioni che agivo non erano coerenti con il desiderio di voler Star Bene. E non perché gli eventi esterni fossero avversi, anche se a volte lo erano, ma perché le miei priorità non davano la precedenza alla volontà di Star Bene.

Ho dovuto allenare l’osservatore, il mio occhio esterno, e fare qualche passo per allontanarmi da me, e così ho potuto notare che dicevo di voler Star Bene, ma facevo di tutto e di più per andare nella direzione opposta. Ripetevo gli stessi schemi, usavo parole non gentili nei miei confronti, mi identificavo con emozioni logoranti, e così via.

E non è stato facile stanarmi, perché ero in grado di stare per conto mio ed ero convinto di essere una di quelle persone capaci di Star Bene da sole. Invece essere in grado di passare del tempo senza vedere nessuno, non era sinonimo di Star Bene da soli, perché rimanevano i pensieri che mi logoravano, perché ero ancora dentro ai miei schemi che non nutrivano in modo sano le mie energie.

A destarmi da questo torpore è stato inizialmente il teatro, soprattutto insegnare teatro. Abitare la scena come attore, ma ancora di più abitare l’aula come conduttore/regista mi ha costretto a dare ancora più spazio al mio osservatore e a riconoscermi nelle difficoltà dei miei allievi. Ogni volta che davo dei suggerimenti per entrare e trasformare una difficoltà, dovevo sforzarmi di cercare a mia volta e prima di tutti, una soluzione e per farlo dovevo allontanarmi dai miei schemi. E mentre gli allievi scoprivano nuove modalità, insegnavano a me quelle stesse modalità. E ho iniziato a vedere come la scena e il vivere fossero strettamente collegati. E più diventavo consapevole della scena e degli strumenti teatrali, più desideravo ritrovarli nel mio quotidiano.

C’era però una differenza sostanziale che all’inizio mi metteva in difficoltà: in teatro, pur agendo azioni diverse, anche in contrasto tra loro, viviamo la scena per un obiettivo comune; nella vita, al contrario, possiamo avere obiettivi diversi, e il lavoro di osservazione, distacco, ascolto e azione pur rimanendo analogo, differisce significativamente.

Un esempio semplice: se devo fare la scena dell’Amleto in cui alla fine muoiono tutti tranne Orazio, io come attore (ma anche come regista), avrò l’obiettivo di morire insieme agli altri (o di osservare inerme che tutti muoiono, se sono Orazio). Se questo dovesse accadere nella vita, invece, probabilmente scapperei fuori dalla scena, per sopravvivere.

Ma un cosa era sostanzialmente uguale, l’onestà di rimanere in ascolto e in relazione – connessi – per riuscire ad agire la scena, o la vita, stando bene con se stessi.

E questo Star Bene ha iniziato ad essere per me una priorità e mentre attraversavo il teatro, il teatrodanza, il canto, la meditazione, la scrittura, i trattamenti spirituali… riportavo tutto al desiderio di trovare un equilibrio consapevole tra il mio sentire autentico e l’agire senza giudizio. E questo equilibrio mi permette di sentirmi Star Bene anche quando si presentano sfide e difficoltà importanti. Non sempre riesco o ne sono in grado, ma sapere che ci sono, che ho degli strumenti adatti e di valore, mi permette di crescere sempre di più in questo mio intento.

È un po’ come avere la cassetta degli attrezzi a casa per fare i lavoretti di manutenzione. A volte non ci riusciamo o non ci riusciamo subito, ma più ci impegniamo e più miglioriamo. Ma non potremmo mai riuscirci senza quella cassetta degli attrezzi, sappiamo di doverci attingere, ogni volta. Ecco la mia esperienza e ricerca degli strumenti per Star Bene mi ha permesso di creare varie cassette degli attrezzi, una per me e una per ogni allievo che mi ha dato fiducia. Perché ognuno di noi ha la sua modalità, i suoi desideri e le sue priorità. E perché man mano che ci personalizziamo lo Star Bene, personalizziamo anche la cassetta.

A volte mi chiedo “Voglio avere ragione, o voglio essere felice?” questo è già un piccolo, ma potente, strumento da avere sempre in cassetta. Sempre che la nostra priorità sia lo Star Bene, se invece è l’avere ragione, allora non sarà lo strumento adatto a noi. Ne dovremo pescare un altro.

Ad esempio, un altro strumento potente e semplice (che non significa facile) è il tenere a mente il desiderio di Star Bene, viverlo con priorità. Ogni tanto durante la giornata ricordarselo anche: “Star Bene” e adeguare le proprie scelte, le parole, i pensieri a quella priorità. Scoprirai che all’inizio continuerai a scordarlo. Ma intanto, se vuoi, prova a farlo per un’ora, poi un giorno e poi per due, e poi per una settimana, ed è probabile che ti capitino più coincidenze di quanto ti accada di solito. Coincidenze coerenti e in linea con il tuo significato di Star Bene. Se così fosse avresti scalfito un primo livello per scendere in profondità.

Non ti resta che sperimentare, se vuoi.

A presto,
Marco P.

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